Alopecia androgenetica maschile

L’alopecia androgenetica è la principale causa di diradamento progressivo del cuoio capelluto.

L’alopecia androgenetica CONSISTE:
in una miniaturizzazione progressiva del follicolo pilifero  DETERMINATA  dall’azione degli ormoni androgeni su soggetti geneticamente predisposti.

 

Oltre alla genetica anche la componente ormonale gioca un ruolo importantissimo in questo tipo di calvizie.

 

Il DHT  (diidrotestosterone) è il principale ormone responsabile della calvizie, sostanza che influenza negativamente il ciclo di crescita del capello

Nel maschio il DHT deriva dal testosterone ( ormone maschile prodotto nei testicoli ) che viene trasformato in DHT attraverso la proteine enziama 5 Alfa Reduttasi.

Il follicolo pilifero, sotto l’azione del DHT, non è più in grado di produrre un capello normale,(spesso e pigmentato), ma solo un capello sottile, piccolo e non pigmentato, il cosidetto «vello» (come quello che si trova nella parte interna del braccio o nelle parti del cuoio capelluto che sembrano calve

E’ possibile contrastare l’azione del DHT attraverso:

  • farmaci che inibiscono la 5 Alfa Reduttasi ( che bloccano cioè la trasformazione del testosterone in DHT )
  • trattamenti tricologici efficaci, che non contengono farmaci ma sono delle lozioni biologiche che intervengono direttamente sulla stabilizzazione della calvizia androgenetica, con grandi risultati.

    Applicazione razionale delle speciali formule tricologiche Cimet

     

  • E’ importantissimo DUNQUE stabilizzare immediatamente la calvizie androgenetica, poichè SE NON SI INTERVIENE essa EVOLVERà fino allo stadio finale 7 di Norwood con diradamento esteso nell’area fronto vertice
  • L’alopecia androgenetica difatti non è una patologia momentanea e transitoria MA bensì

    • CRONICA
    • PROGRESSIVA, tendente ad evolvere

    Si deve dunque Intervenire subito per migliorare questa condizione.

     

    COME RICONOSCERE L’ALOPECIA ANDROGENETICA MASCHILE:

    L’alopecia androgenetica è un ALOPECIA DEL VERTICE, essa NON COLPISCE LA NUCA, cioè non colpisce le zone del cuoio capelluto ( ad esempio nuca e sopra le orecchie) che non soggette al controllo ormonale del DHT.

     

    Percorso clinico dell’alopecia androgenetica

    Inizialmente si inizia a presentare un diradamento, che può essere più o meno marcato e più o meno veloce.Questo diradamente nell’uomo inizia a localizzarsi nella zona fronto temporale e/o del vertice. Discorso a parte è per la donna che assiste a un diradamento quasi sempre distribuito su tutta la parte superiore della testa.

    La patologia si manifesta molto più negli uomini  ( 70 % dei casi  iniziando dall’età di 25 / 30 anni ) che nelle donne (le quali, generalmente, ne soffrono anche in età più avanzata, in quanto in genere la patologia si sviluppa dopo la menopausa).

     

    COSA AVVIENE NEI BULBI DELLA REGIONE FRONTO-PARIETALE E NEL VERTICE DELLA TESTA?

    Le caratteristiche dell’alopecia androgenetica sono:

    • Diminuisce il tempo della fase anagen, ( fase di crescita ) e quindi si passa subito alla seconda fase del ciclo del capello: la fase telogen.
    • Nell’arco di mesi o anni, la morte precoce dei bulbi arriva fino alla definitiva scomparsa dei capelli.
    • Il processo patologico fondamentale consiste nell’accelerazione, sotto stimolo androgenico, della fase mitotica del ciclo pilare (anagen I-V) e la conseguente riduzione che è normalmente lunghissima                                           ( 3 anni per gli uomini / 7 anni per la donna ).
    • Essendo la fase anagen di crescita incompleta, il fusto che ne deriverà sarà più sottile e corto (vellus).

    Questo processo non avviene in modo uniforme ed è descritto nelle “fasi” della Scala Hamilton e della scala Norwood.

    Generalmente nell’uomo si assiste alla stempiatura, ossia nella parte frontale del capo i capelli diventano più fini e diradati.

    Successivamente lo stesso accade nel vertice.

    Infine la calvizie interessa tutta la parte superiore del capo.

    In età più avanzata si sovrappongono fenomeni atrofici del cuoio capelluto, che diventa sottile e lucido.

    Nella calvizie androgenetica vengono persi soltanto i capelli nella regione frontale perché in questa zona l’alfa 5-reduttasi è più attiva, quindi vi si concentra una maggiore quantità di DHT. Nonché per il fatto che è la parte più periferica della circolazione sanguigna del cuoio capelluto, e quindi quella che più va incontro all’atrofia dei vasi. A prescindere, è un fattore critico il nutrimento dei bulbi.

     

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